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Elettro Control Service

è un organo di controllo indipendente,

specializzata nei controlli di sicurezza

e nelle certificazioni di conformità dei vostri impianti elettrici.

come esatto dall’Ordinanza Impianti a Corrente Forte (OIBT)

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Collaudi - Verifiche - Certificazioni di impianti elettrici civili e industriali

Elettro Control Service

6981 Bombinasco

(frazione nel comune di Curio)

info@elettrocontrolservice.ch

Tel. 091 600 02 45

Cell. 076 509 92 09

Fax 091 600 02 45


SERVIZI

Oltre che ai controlli e alle certificazioni vi offriamo la nostra vasta esperienza per consigliarvi al meglio sulla vostra sicurezza.

Contattarci senza impegno per qualsiasi dubbio sull’affidabilità del vostro impianto.

Saremo in grado di trovare le soluzioni più adeguate alle vostre esigenze.


Misure di insolazione dei conduttori

per prevenire incendi e pericolose dispersioni di corrente

Misure della resistenza di terra

per verificare l’efficacia della protezione di messa a terra

Misure della resistenza dell’anello di terra

per i parafulmini

Misure della corrente

per controllare il carico dei conduttori

Correnti di cortocircuito

per garantire che in caso di guasto i dispositivi di protezione quali valvole automatiche e fusibili che interrompano immediatamente l’alimentazione

Correnti di dispersione

per controllare la funzionalità dei salvavita

Misure di continuità

Per verificare i collegamenti tra i conduttori di protezione e di equipotenzialità

Analisi della qualità della tensione

Per controllare che in rete non ci siano anomalie come sbalzi di tensione, interruzioni, frequenze armoniche ecc.

Le Leggi

Gli impianti elettrici sono regolamentati da diverse leggi e ordinanze,

La prima legge (LIE) ha oltre 100 anni risale infatti al 24 giugno 1902.

L’ultima ordinanza sugli impianti elettrici a bassa tensione (OIBT)

é in vigore dal 1 gennaio 2018.


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ELETTRO PERICOLI

Gli impianti elettrici sono sicuramente una delle principali

cause di incendio sia in ambito civile che industriale.

Nella maggior parte dei casi questo è causato dal deterioramento delle

proprietà isolanti dei conduttori, imputabile a molti fattori quali ad esempio

  • l’umidità
  • l’invecchiamento
  • il grado di sporcizia
  • le sollecitazioni meccaniche
  • l’azione di sostanze corrosive
  • la temperatura d’esercizio e ambientale

Gli impianti elettrici difettosi sono anche la causa di molti infortuni

sia diretti che indiretti per“elettrocuzione” definita comunemente scossa,

dagli esiti a volte letali.

Un impianto elettrico perfettamente funzionante non è una garanzia che sia anche altrettanto sicuro.

Diventa quindi essenziale che queste installazioni siano

oggetto di una regolare opera di manutenzione e di

verifiche periodiche da parte di organi di controllo autorizzati,

sia per garantirne la durata e l’efficienza, sia per l’eliminazione

di quelle situazioni dalle quali potrebbe svilupparsi un incidente.

La manutenzione, e i controlli periodici sono dunque,
"per la sicurezza",uno strumento preventivo
con lo scopo di evitare danni a persone o cose.


SPIEGAZIONI CONCERNENTI I CONTROLLI


Controllo impianto elettrico??

Perchè? Ma se funziona tutto!!!?

Da anni, molti anni!!

Perchè ECS?

La verifica di un’installazione elettrica si suddivide in tre fasi e precisamente

  • l’esame a vista
  • Le prove funzionali e le misure
  • La compilazione del rapporto di sicurezza (RaSi)

Si distinguono quattro tipi di controllo

Perchè? Ma se funziona tutto!!!?

Da anni, molti anni!!

Periodicità dei controlli

Gli organi di controllo sono

DOMANDE FREQUENTI

Se non trovate le risposte che cercavate, potete porre le vostre domande all'indirizzo E-Mail: info@elettrocontrolservice.ch

Sarà nostra premura rispondere al piu presto


FAQ SUI CONTROLLI

Per quale motivo devo far controllare il mio impianto? Inoltre funziona tutto!
  • I controlli hanno scopo preventivo, servono per evitare danni a cose (incendi) o a persone. (elettrocuzione)
  • Un impianto perfettamente funzionante non è una garanzia che sia anche altrettanto sicuro.
  • La nuova OIBT (ordinanza impianti bassa tensione)in vigore del 01gennaio 2002 prevede che sia il proprietario ad occuparsi di far controllare il proprio impianto elettrico. (vedi OIBT 2002)
Ogni quanti anni devo far controllare il mio impianto elettrico?
  • La periodicità dei controlli dipende dalla pericolosità potenziale dell’impianto (vedi periodicità dei controlli).
Quanto costa un controllo ?
  • Poco molto poco, specialmente rispetto alla durata della garanzia di sicurezza offerta.
  • Ogni installazione è diversa cosi pure ogni controllo è unico, difficile perciò dare un prezzo fisso
  • A titolo d’esempio il tempo per controllare una casa monofamigliare, senza particolari difetti, compreso la stesura del rapporto di sicurezza (che in nel caso di abitazioni ha validità ventennale), è di circa 4 ore.
Chi mi avvisa, quando devo far controllare il mio impianto?
  • Il gestore di rete ovvero l’azienda elettrica locale deve avvisare tramite lettera, sei mesi prima della scadenza, che deve essere fatto un controllo dell’impianto elettrico, entro questa scadenza deve essere consegnato al gestore di rete un rapporto di sicurezza a conferma dell’avvenuto controllo.
L’azienda elettrica non controlla più?
  • Il gestore di rete vigila e tiene il registro dei controlli, ma non può più eseguire controlli nelle proprie reti di distribuzione se non costituisce un’entità separata sia dal piano giuridico sia finanziario.(vedi organi di controllo)(vedi OIBT 2002).
In caso di contestazioni a proposito dell’esito dei controlli a chi mi posso rivolgere
  • All’Ispettorato federale degli Impianti Elettrici a Corrente Forte

FAQ SULLE PROTEZIONI

L’impianto elettrico della mia officina è completamente protetto con dei salvavita deve essere lo stesso controllato?
  • La presenza d’interruttori differenziali (salvavita) non esonera dal controllo anzi gli stessi interruttori differenziali devono essere oggetto di controllo per verificarne la corretta funzionalità.
Cosa sono i salvavita?
  • L’interruttore differenziale (comunemente chiamato salvavita) è un apparecchio in grado di interrompere il circuito in brevissimo tempo, quando una persona viene accidentalmente a contatto con un conduttore in tensione e con il proprio corpo offre la possibilità alla corrente elettrica di circolare verso terra, disinserisce, anche se una parte dell’impianto è causa di una dispersione di corrente verso terra (causato generalmente dalla presenza d’umidità o dal cedimento dell’isolazione).
Sono obbligatori i salvavita?
  • Si sono obbligatori come misura addizionale di protezione nei luoghi di maggior pericolosità.
  • Come ad esempio nei cantieri, nei campeggi, nei laboratori di prova e sperimentazioni nei locali umidi, bagnati, con pericolo di corrosione, con pericolo d’incendio o d’esplosione, nelle abitazioni è obbligatorio per le prese dei locali da bagno e doccia e per le prese esterne.
  • NB per lavori all’esterno con l’allacciamento di una prolunga ad una presa interna non protetta da salvavita le norme prevedono che il salvavita sia montato direttamente sul rullo della prolunga).
Se faccio installare dei salvavita su tutto l’impianto elettrico, significa che non c’è più pericolo di prendere la scossa?
  • Purtroppo no! Questi apparecchi non impediscono di prendere la scossa, ma la limitano nel tempo, le norme prevedono che il tempo d’intervento non sia superiore a 300 millesimi di secondo.
  • In pratica reagiscono, nella maggior parte dei casi, tra i 15 e i 50 millesimi di secondo, una scossa in ogni modo molto breve.
  • Bisogna pure tener presente che la disinserzione avviene solamente se la corrente di guasto circola verso terra, ma se ad esempio qualcuno infila i “classici” due chiodi nei contatti della presa stando su un pavimento isolante (legno, moquette ecc.),o con scarpe isolanti, la corrente circola solo tra i due poli e non verso terra, l’interruttore differenziale( salvavita ) non interviene.

Curiosità


  • DALL’ELETTRICITÀ AL MAGNETISMO ALL’ENERGIA ELETTRICA
  • CENNI STORICI
  • LA STORIA E I PERSONAGGI
  • ELETTROCUZIONE
  • PRIMI SOCCORSI
  • ELETTROSMOG E IMPIANTO ELETTRICO BIO
  • FULMINI E PARAFULMINI
DALL’ELETTRICITÀ AL MAGNETISMO ALL’ENERGIA ELETTRICA

L'elettricità è un fenomeno fisico che si manifesta attraverso il movimento di particelle cariche all'interno di un materiale conduttore. Il magnetismo, invece, è una forza naturale che si manifesta attraverso il comportamento di materiali magnetici come la magnetite. L'energia elettrica è una forma di energia che deriva dal movimento di elettroni lungo un circuito elettrico e ha la capacità di compiere un lavoro utile. Questa forma di energia è estremamente potente e può essere pericolosa se non gestita correttamente. Nel corso della storia, l'umanità ha fatto importanti scoperte nel campo dell'elettricità, contribuendo alla comprensione e allo sfruttamento di questa risorsa. Sono stati identificati anche gli effetti nocivi dell'elettricità, come il rischio di incendi e le pericolose scosse elettriche. Il primo incidente mortale legato all'elettricità risale al 1879, evidenziando la necessità di adottare misure di sicurezza per proteggere le persone dagli impianti elettrici. In Svizzera, la normativa che regola gli impianti elettrici è stata introdotta il 24 giugno 1902 per garantire standard di sicurezza elevati e la corretta installazione di impianti elettrici.

(L'evoluzione dell'elettricità nel corso dei secoli ha portato a una rivoluzione tecnologica senza precedenti, con l'introduzione di dispositivi elettrici che hanno trasformato la vita quotidiana delle persone. Dalle lampadine ai motori elettrici, dall'elettronica di consumo agli impianti industriali, l'elettricità è diventata un pilastro fondamentale della società moderna. Tuttavia, con il crescente utilizzo dell'elettricità, è emersa la necessità di norme e regolamenti per garantire la sicurezza degli impianti e prevenire incidenti. Gli avanzamenti nella tecnologia elettrica hanno portato a sistemi di protezione sempre più sofisticati, come i dispositivi di interruzione automatica dell'alimentazione elettrica in caso di sovraccarico o cortocircuito. Inoltre, la formazione di professionisti qualificati nel settore elettrico è essenziale per garantire la corretta progettazione, installazione e manutenzione degli impianti elettrici, riducendo al minimo i rischi per la sicurezza.)

CENNI STORICI

All’inizio i magneti naturali erano considerati pietre viventi mentre, dell’elettricità soltanto nel 600 a.c. si scopre che strofinando con un panno di lana dell’ambra quest’ultima assumeva la proprietà di attirare corpi leggeri.

Da allora e fino al XVII secolo la storia dell’elettricità non compie molte evoluzioni ed ai fenomeni elettrici e magnetici, in mancanza di spiegazioni scientifiche, si attribuivano forze magiche e misteriose, e molte furono le superstizioni.

Nel medioevo tutto ciò che si riferiva a forze magiche e misteriose di indole magnetica era condannato dalla “sacra inquisizione”. Nel 1327 Cecco d’Ascoli docente universitario a Bologna scopre l’influenza della luna sulle maree e ne dà una spiegazione magnetica. Fu bruciato vivo, come eretico a Firenze.

Nel 1600 un medico inglese scrisse un libro dal titolo “De Magnete”, per primo capi che tra forze elettriche e forse magnetiche esistevano delle correlazioni e definì l’insieme “elettromagnetismo”.

Su queste basi molti ricercatori si attivarono e nei 200 anni successivi si fecero dei passi significativi tanto che alla fine del 1700 erano chiare le leggi che governavano sia il magnetismo sia l’elettricità statica.

Il vero inizio della scienza è nel 1799 quando Alessandro Volta, pur non sapendo dare delle spiegazioni esatte sul funzionamento, inventa la famosa “Pila di Volta”.

Con la pila si poteva disporre di un generatore ovvero di un dispositivo che permette di far scorrere corrente continua in un filo conduttore per tempi abbastanza lunghi, e grazie agli stretti legami della corrente elettrica con i fenomeni magnetici consentirà di ottenere un rapidissimo sviluppo delle scoperte, e delle invenzioni.

Il XIX secolo è stato sicuramente il più denso di applicazioni nel campo dell’elettricità.

Si pensi che in meno di 100 anni dall’invenzione della pila fecero la comparsa le prime centrali elettriche ed esistevano già la telegrafia, l’illuminazione, i generatori quali dinamo ed alternatori, i motori, la telefonia, i trasformatori , i sistemi di distribuzione dell’energia, la telegrafia senza fili e stava nascendo la radio.

Il XX secolo inizia con l’invenzione della valvola termoionica ed apre un nuovo capitolo di storia, quello dell’elettronica, sviluppatasi in maniera esponenziale dopo la scoperta del transistor nel 1948.

Il XXI secolo è appena iniziato ma la storia continua, tutti noi siamo ormai sommersi da tecnologie di ogni genere e tutti i giorni ne vedono gli sviluppi.

La tecnologia non da alcun sintomo di rallentamento e credo che il futuro ci riservi ancora molte sorprese.

LA STORIA E I PERSONAGGI

2600 a.c. In Cina si osserva che alcuni minerali (magnetite) hanno la proprietà di esercitare forze d’attrazione o di repulsione su altri materiali.

600 a. c. Nell’antica Grecia Talètè di Milèto scopre che l'ambra “che in greco si chiama èlektron” se strofinata con un panno di lana acquista la caratteristica e la capacità di attrarre corpi leggeri quali ad esempio capelli, paglia o piume.

300 a.c.Teofrasto di Ereso scrive che altri materiali hanno le stesse capacità dell’ambra.

287-212 A.C. Archimede Pitagorico a Siracusa magnetizza le spade dei soldati con lo scopo di disarmare più facilmente i nemici.

5 a.c. - 65 d.c.Seneca Lucio Anneo da Roma, distingue gli effetti del fulmine, elencandone tre tipi: Il fulmine che incendia, quello che distrugge e quello che non distrugge.

1600 William Gilbert - medico inglese considerato il padre del magnetismo inizia i primi studi scientifici e scrisse il libro “de magnete”. Fu il primo ad accertare che tra forze magnetiche e forze elettriche esistevano una correlazione.

1672 Otto von Guericke borgomastro tedesco- costruisce la prima macchina per produrre cariche elettriche.

1729 Stephen Gray studioso inglese- scopre la conducibilità dei metalli 1745 Musschenbroeck van Pieter fisico Olandese- costruisce un’apparecchiatura che ha la capacità di mantenere delle cariche elettriche, conosciuta come bottiglia di Leida. Era il primo condensatore.

1753 Franklin Benjamin - scienziato americano studiò i vari fenomeni elettrici, famoso per i suoi studi sui fulmini e per l'invenzione del parafulmine.

1770 Charles Coulomb fisico francese- formula le basi matematiche per spiegare i fenomeni di attrazione e repulsione elettrica o magnetica tra i corpi. Era l’inizio di una conoscenza veramente scientifica.

1780 Luigi Galvani medico naturalista italiano- scopre che toccando la coscia di una rana con due fili di metallo diverso uniti tra loro si generano delle correnti e la gamba si contrae. Galvani spiega questo fenomeno, basandosi anche sulla capacità di alcuni pesci di dare scariche elettriche, come “elettricità animale”. Ma si sbagliava.

1799 Alessandro Volta fisico Italiano- che osservando gli esperimenti di Galvani, e in disaccordo con lo stesso per le spiegazioni avute, si convinse che gli effetti visti negli esperimenti erano dovuti al fatto che si mettevano in contatto due metalli diversi. Costruì un dispositivo che chiamò "apparato elettromotore". Era costituito da diverse coppie di dischetti di rame e di zinco sovrapposti e separati tra loro da dischetti di

feltro imbevuti di acqua salata, unendo con un filo il disco superiore con quello inferiore scorre una corrente di una durata di qualche ora. Era un tempo lunghissimo se paragonato con le scariche di elettricità statica che durano solo qualche frazione di secondo. Per la sua forma fu chiamata “pila di Volta“. Era in assoluto il primo generatore di energia elettrica, e l’inizio dell’era tecnologica.

1819 Hans Cristians Oersted scienziato danese- per la prima volta accerta che l'elettricità e il magnetismo sono fenomeni legati tra loro, dimostrando che esiste un campo magnetico attorno ad un filo percorso da corrente elettrica

1819 André Marié Ampére fisico francese- ripetendo gli esperimenti di Oersted scopre che due fili percorsi da corrente s’influenzavano a vicenda e che a dipendenza dalla direzione della corrente si hanno effetti d’attrazione o di repulsione.

1820 Faraday scienziato inglese- considerato il padre del moderno elettromagnetismo dimostrava che un filo percorso da una corrente elettrica posta in un campo magnetico effettua un movimento di rotazione, compiendo così un lavoro. Erano gettate le basi per il motore elettrico. A Faraday dobbiamo anche l’attuale ed efficace parafulmine.

1827 George Simon Ohm formula la famosa legge che prende il suo nome fondamentale per l'elettrotecnica: " l'intensità di una corrente elettrica è direttamente proporzionale alla forza elettromotrice ed inversamente proporzionale alla resistenza del conduttore.

1831 Joseph Henry scienziato americano- perfeziono l’elettrocalamita inventata da Sturgeon e costruì un elettromagnete di piccole dimensioni capace di sollevare una tonnellata di ferro.

1842 James Prescott Joule fisico inglese- dimostra sperimentalmente l'equivalente calorifico dell'energia elettrica, in altre parole la trasformazione dell’energia elettrica in un’altra forma di energia, il calore.

1844 Samuel Morse inviò il primo messaggio tra Washington e Baltimora con impulsi elettrici di diversa lunghezza (punti e linee) in un alfabeto da lui stesso inventato. Era nato il telegrafo.

1860 Antonio Paccinotti fisico italiano- costruisce la prima macchina capace di trasformare l’energia meccanica in energia elettrica e viceversa.

1863 Maxwell fisico inglese- Pubblica le equazioni che spiegano matematicamente i fenomeni elettrici e magnetici.

1866 Werner von Siemens inventore tedesco- costruisce il primo generatore in corrente continua chiamato “dinamo”. Era l’inizio della produzione di energia in modo semplice ed economico.

1877 Bell scienziato americano- brevetto il telefono e fondo la prima compagnia telefonica. La paternità del telefono fu rivendicata dall’italiano Antonio Meucci ma lo stesso Meucci la attribuì ad Innocenzo Manzetti che è il vero inventore di quest’importante mezzo di comunicazione.

1878 Joseph Wilson Swan fisico e chimico inglese- costruisce la prima lampadina a filamento di una certa durata.

1979 Thomas Alva Edison inventore americano- costruisce e brevetta la lampadina a filamento di carbone di lunga durata (circa 45 ore) e nel 1882 intuendone l’importanza economica inizia la produzione in serie.

1880 Pelton inventore belga- Perfezionò la dinamo (generatore di corrente continua) e costruì il primo alternatore (generatore di corrente alternata) sfruttando la forza dell’acqua, ancora oggi gli alternatori Pelton sono usati nelle centrali idroelettriche.

1882 Edison progetta e mette in funzione a Londra la prima centrale elettrica a corrente continua.

1883 Lucienne galuard Fisico francese- inventa il trasformatore, un’apparecchiatura capace di elevare o diminuire la tensione aprendo la strada per il trasporto dell’energia elettrica su lunghe distanze trasmettendo a Londra una corrente alternata di 2000 Volt per una distanza di 40 Km.

1885 Galileo Ferraris fisico italiano- costruisce una macchina in grado di generare un campo magnetico rotante ovvero il primo motore asincrono.

1887 Nikola Tesla fisico americano di origini croata- costruisce il primo motore elettrico trifase.

1888 Hertz fisico tedesco- riuscì per primo a generare onde elettromagnetiche dette onde hertziane.

1891 Nikola Tesla- progetta e mette in funzione la prima centrale idroelettrica a corrente alternata. Dapprima collaboratore di Edison ma poi in conflitto con lo stesso per divergenze sulla progettazione di centrali elettriche preferendo concepirle in corrente alternata e non in corrente continua. L’evoluzione tecnica gli diede ragione a tutt’oggi le centrali producono corrente alternata.

1895 Guglielmo Marconi inventore italiano- Basandosi sulle onde Hertziane invia dei segnali nell’etere, attraverso un’apparecchiatura riesce a captarli dietro una collina a una distanza di due kilometri. Era nata la radio

ELETTROCUZIONE

L’elettrocuzione o folgorazione, comunemente definita scossa, è una lesione da corrente elettrica ed è la conseguenza di un contatto tra corpo umano con una superficie in tensione con conseguente passaggio di corrente attraverso il corpo.

Gli effetti sono sempre nocivi e variano dal semplice spavento con arrossamento della pelle nel punto di contatto, ad ustioni più o meno gravi, all’apnea per contrazione dei muscoli respiratori o paralisi muscolare prolungata (tetanizzazione), all’arresto cardiaco immediato per fibrillazione ventricolare o altre aritmie ventricolari gravi.

Da non sottovalutare neppure le conseguenze indirette come traumi per urti e cadute.

I livelli di pericolosità aumentano con l’aumentare dell’intensità della corrente e dal tempo d’esposizione.

L’intensità della corrente dipende da molti fattori come ad esempio il valore della tensione, dalla frequenza, dall’umidità del luogo dell’incidente, dal punto e dalla superficie di contatto, dallo stato della pelle (bagnata o secca), dalle condizioni del soggetto quali l’età, il sesso, gli organi coinvolti, la condizione di salute ecc…

Quando l’elettrocuzione compromette l'attività della respirazione o del cuore, e il colpito non viene soccorso entro 3 o 4 minuti, può subire conseguenze irreparabili fino all’esito letale.

Un altro effetto del passaggio della corrente è la stimolazione delle ghiandole sudorifere con abbondante sudorazione, di conseguenza la resistenza offerta nel tempo dalla superficie cutanea diminuisce e l’intensità di corrente aumenta.

PRIMI SOCCORSI

Se malauguratamente ci si trova nella situazione di dover soccorrere una persona folgorata, bisogna prestare molta attenzione alle modalità da seguire per il soccorso stesso.

Innanzi tutto bisogna proteggere se stessi, a questo proposito ASSOLUTAMENTE MAI TOCCARE A MANI NUDE L’INFORTUNATO che si trova in tensione altrimenti si corre il rischio di essere folgorati a propria volta.

Essenziale è scollegare la persona interrompendo la corrente nel minor tempo possibile senza in ogni caso perdere la calma.

Se possibile staccare la spina oppure agire sull’interruttore o sulle valvole, se questo non è possibile, non perdere tempo “neppure per chiamare i soccorsi” ma staccare l’infortunato usando materiali isolanti come ad esempio un bastone, un manico di scopa, una sedia di legno oppure mettendo sulle proprie mani degli indumenti non

bagnati.

Una volta staccato il folgorato dalla fonte d’elettricità verificare immediatamente le sue condizioni in quanto potrebbe essere entrato in arresto respiratorio o addirittura in arresto cardiaco.

In tal caso iniziare subito le pratiche di rianimazione (Massaggio cardiaco e respirazione bocca-naso).

Su come eseguire correttamente queste pratiche vi consigliano di visionare il sito www.samaritani.ch

Se ha perso conoscenza, ma respira, sdraiare la vittima sulla schiena con il capo il tronco e gli arti allineati, per garantire il passaggio dell’aria sollevare con due dita il mento e con l’altra mano spingere indietro la testa, slacciare i vestiti al collo e alla vita, chiamare i soccorsi al n° Tel 144.

Se è cosciente, ma presenta delle ustioni gravi coprire le stesse con garze sterili, in mancanza di ques’ultime non mettere niente e accompagnare subito l’infortunato al più vicino pronto soccorso.

ELETTROSMOG E IMPIANTO ELETTRICO BIO

E' un fatto universalmente noto e scientificamente accertato che le emissioni dovute ad elettrodotti, antenne, ponti radio, radar, elettrodomestici e impianti, interagiscono e disturbano i processi biologici.

E’ risaputo che tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche, gli impianti elettrici o più’ in generale tutti i conduttori di corrente generano nello spazio circostante un campo elettrico ed elettromagnetico.

Questi campi sono conosciuti con il termine di “elettrosmog”.

L'attenzione va molto spesso ai campi elettrici ed elettromagnetici generati dagli apparecchi elettrici durante il loro utilizzo, e si pone poca attenzione ai campi generati dai sistemi di trasporto dell'energia elettrica stessa ed agli impianti elettrici di casa.

Numerose ricerche hanno dimostrato che esiste una correlazione fra l’esposizione delle persone ad elettrosmog e l’insorgere di malattie di tipo neurologico (alterazione del metabolismo del cervello, del sistema immunitario e del ritmo cardiaco) o comportamentali quali (insonnia ansia ecc.) o pure peggio di stampo tumorale.

La pericolosità delle esposizioni ai campi inoltre è anche funzione della durata dell'esposizione. La più lunga esposizione continuata a cui siamo sottoposti durante l'arco delle 24 ore è proprio l'esposizione durante le ore del sonno.

Campi elettrici e campi magnetici, dipendono dalle tensioni e dalle correnti circolanti, e poiché a bassa frequenza le due grandezze possono essere considerate indipendenti, per evitare di essere sottoposti ai campi bisogna eliminare sia le correnti circolanti che le tensioni.

Appare evidente che non e’ possibile eliminare completamente i campi a meno che non si rinunci all’impianto elettrico, e’ comunque possibile ridurli.

Il problema si può’ affrontare in fase progettuale per una installazione nuova.

Più’ complesso ma possibile anche per installazioni esistenti.

IMPIANTI NUOVI

- evitare punti luce e prese superflue soprattutto in camera da letto

- posizionare scatole di distribuzione e cavi lontano dal luogo dove si dorme

- colonne montanti, linee di distribuzione, contatori vanno collocate nella parte esterna dell'edificio e lungo corridoi o locali di sgombero.

- le linee di collegamento d’interruttori, prese e punti luce devono essere singole e strutturate a stella (da evitare assolutamente dei collegamenti ad anello)

- in camera da letto non posare cavi per antenne televisive o di rete dati

- sul lato opposto delle pareti accanto al letto non va messo nessun elettrodomestico

- montare un biointerruttore (Bioswitch*) sul quadro generale, per la distribuzione relativa alla zona notte per annullare completamente la tensione durante le ore notturne.

- realizzare la distribuziione nella zona del letto con cavi schermati.

- realizzare un buon impianto di messa a terra, duraturo nel tempo.

IMPIANTI ESISTENTI

- non far passare cavi elettrici dietro la testata del letto e tenere ben distanti le prese elettriche ai lati del letto; (se ciò’ non fosse possibile usare cavi schermati**)

- non posizionare il letto a ridosso di una parete che confini con un quadro elettrico o con apparecchi elettrici fissi, nella stanza attigua, che producano intensi campi (es. lavatrice, lavastoviglie, scaldabagno, ecc.).

- montare un interruttore Bioswitch sul quadro generale, per la distribuzione relativa alla zona notte

- misurazione dei campi ed eventuale schermatura dell’intera parete tramite vernice alla grafite

* Il biointerruttore (bioswitch) sostituisce la tensione alternata (230 V) con una tensione continua ridotta (5-9 V) tutte le volte che a valle c’è assenza di carico.

Il disgiuntore viene disattivato nel momento in cui anche uno solo degli apparecchi allacciati in rete viene acceso.

** L’uso di cavi schermati e’ comunque una soluzione costosa e piena di buchi, infatti, risolve il problema dei campi irradiati lungo la loro lunghezza ma non alle estremità’ dove si comportano come un’antenna, si dovrebbe ricorrere a prese pure schermate, non solo ma si dovrebbe schermare anche i cavi degli apparecchi.

IN OGNI CASO

Una forte riduzione dei campi elettromagnetici domestici si può ottenere aumentando semplicemente la distanza rispetto agli apparecchi mobili, come cellulari, televisori, elettrodomestici e staccare dall’alimentazione gli apparecchi quando non vengono usati.

Qui sotto sono riportate le fonti VISIBILI più comuni, dell'elettrosmog domestico, i loro effetti tipici e le contromisure applicabili. E' il risultato di più di 3.500 rilevamenti effettuati in ambienti abitativi e di lavoro da collaboratori della Società Internazionale Ricerca Elettrosmog e dell'istituto di Bioarchitettura di Rosenheim.


PRODOTTI
DISTURBI
RIMEDI
Televisori

Cefalee, sindromi ansiose

Disturbi della vista

Distanza minima 2 metri

Cellulari

Possibili lesioni cerebrali Disturbi

della vista, cataratta

Alterazione del metabolismo

Distanza dall’antenna almeno

30 cm, usare l’auricolare e

tenere il cellulare lontano

dalla testa

Linee alta, media e bassa tensione sia interne che esterne all’abitazione

Disturbi del sonno, cefalee

Stato di tensione emotiva

Rischio di tumori e leucemie

Formicolii, depressione

Se sussistono rischi si può’

determinare con un

rilevamento strumentale e

una corretta riprogettazione

Babyfon

Disturbi nervosi, rischio di tumori

leucemie, insonnia, deficit

immunitario, disturbi della vista

morte improvvisa

Distanza minima 2 metri

Coperte elettriche

Disturbi del sonno, emicranie

depressione, irritabilità’, fobie

disturbi cardiaci

Utilizzare la coperta solo per

scaldare il letto ma poi

staccare la spina

Forni a microonde

Rischio per le gestanti, rischio di

tumore, deficit immunologici

disturbi visivi

Distanza minima dal forno

acceso 2 metri

Lampade alogene

Rischio di leucemia e tumori

cerebrali, deficit immunitari

disturbi visivi

Distanza minima 1,5 metri

Lampade ad incandescenza

Cefalee, rischio di tumore al

cervello disturbi della vista,

difficoltà’ di concentrazione,

astenia, irritabilità’impotenza

Distanza minima 1,5 metri

rinunciare alle lampadine ad

incandescenza

Radiosveglia

Disturbi del sonno, disturbi del

ritmo cardiaco, rischio di tumore

al cervello cefalee mattutine

Distanza minima 1,5 metri

usare apparecchi a batteria

MISURAZIONI

La rilevazione e la misura dell'intensità dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici presenti in una certa regione di spazio rappresenta, nell'insieme, un

problema piuttosto complesso.

Occorre tenere presente che i campi possono essere statici (la loro intensità, direzione e verso non varia nel tempo) o dinamici (variabili nel tempo) con frequenze comprese tra 0 Hz e 300 GHz (300 miliardi di Hertz). Inoltre i campi elettrici e magnetici variabili si influenzano vicendevolmente e l'apparecchio stesso impiegato per la misura può perturbarli in modo significativo.

Già da queste semplici considerazioni si può intuire come sia sostanzialmente impossibile costruire un apparecchio che possa andare bene per tutte le situazioni.

In commercio esistono quindi apparecchiature differenziate che permettono, nel loro complesso, di avere un quadro completo della situazione elettromagnetica di un area in esame.

I misuratori di campo - Sono strumenti in grado di rilevare il campo elettrico, magnetico o elettromagnetico in una certa banda di frequenze, fornendo in uscita l'intensità della componente elettrica o magnetica del campo o la sua densità di potenza (cioè la potenza in Watt per metro quadro).

Sono costituiti essenzialmente da un sensore e da un'unità centrale di elaborazione. Il sensore è in genere un'antenna (campi elettrici o elettromagnetici) o una bobina (campi magnetici).

Il sensore può essere di tipo isotropo, cioè presentare la stessa risposta indipendentemente dalla sua orientazione rispetto al campo, o di tipo anisotropo, la risposta dipende dalla sua orientazione rispetto al campo.

I sensori sono inoltre caratterizzati dalla loro risposta in frequenza, vale a dire dalla capacità di rilevare componenti a diversa frequenza.

Fulvio Mora


FULMINI E PARAFULMINI

Come si formano i fulmini?

di Christoph Krimbacher

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